Esistono numerose agevolazioni fiscali, comunemente note come "bonus edilizi", che consentono di recuperare parte delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione attraverso diverse tipologie di detrazione. Questi bonus hanno scadenze precise e le condizioni per accedervi variano in base a ciascun caso specifico, alle normative europee e alle politiche in vigore.
Negli ultimi mesi, sono stati introdotti diversi cambiamenti normativi che hanno modificato le regole relative alla ristrutturazione e all’efficientamento energetico degli immobili, generando una certa confusione.
Per questo abbiamo realizzato questa guida, che offre una sintesi chiara dei bonus attualmente disponibili, dei requisiti per usufruirne e del loro funzionamento, per darti una panoramica completa delle opportunità fiscali a tua disposizione.
Il bonus ristrutturazione 2025 consente una detrazione fiscale per lavori di ristrutturazione edilizia, come interventi su strutture, impianti e finiture, finalizzati al miglioramento della casa
Come funziona
La detrazione è applicata alle spese sostenute per interventi edilizi su prime case e altre abitazioni.
Le aliquote sono decrescenti nel tempo e variano a seconda che si tratti della prima casa o di altre abitazioni.
Sono previsti limiti di spesa differenziati tra prima casa e altre abitazioni.
Per i contribuenti con redditi elevati sono previste regole personalizzate.
I pagamenti devono essere effettuati tramite bonifici bancari o postali parlanti, specificando la causale del versamento, il codice fiscale di chi beneficia della detrazione e il codice fiscale o Partita IVA di chi riceve il pagamento.
A chi interessa
Il bonus è accessibile a una vasta platea di contribuenti, residenti e non residenti in Italia, che sostengono le spese per interventi edilizi agevolati.
Non si limita ai proprietari degli immobili, ma include anche altri soggetti che vantano diritti reali o personali sugli edifici e che partecipano alle spese.
Tra i beneficiari rientrano i familiari conviventi, il coniuge separato assegnatario dell’immobile, i componenti dell’unione civile e il convivente more uxorio.
Anche gli acquirenti con contratto preliminare di vendita possono accedere al bonus, se immessi nel possesso dell’immobile, sostengono le spese per i lavori e il compromesso è registrato prima della presentazione della dichiarazione dei redditi.
Coloro che eseguono direttamente i lavori possono detrarre le spese relative all'acquisto dei materiali utilizzati, ma non per la manodopera.
Imprese di costruzione, ristrutturazione immobiliare e cooperative edilizie possono usufruire del bonus per interventi di restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia su interi fabbricati, a condizione che gli immobili vengano venduti o assegnati entro 18 mesi dal termine dei lavori.
Interventi agevolabili
Manutenzione straordinaria: Rinnovo e sostituzione di parti strutturali dell'edificio, realizzazione e integrazione di servizi igienico-sanitari e tecnologici, installazione di ascensori o scale di sicurezza, sostituzione di infissi esterni e persiane, interventi per il risparmio energetico e costruzione di scale interne.
Restauro e risanamento conservativo: Eliminazione di situazioni di degrado, adeguamento delle altezze dei solai e apertura di nuove finestre.
Ristrutturazione edilizia: Demolizione e ricostruzione dell'edificio, realizzazione di mansarde, balconi o verande, modifiche alla facciata, apertura di nuove porte o finestre e costruzione di nuovi servizi igienici.
Manutenzione ordinaria (parti comuni): Riparazione e rinnovo delle finiture, tinteggiatura di pareti, soffitti e porte comuni, impermeabilizzazione di tetti e terrazze e manutenzione degli impianti tecnologici comuni.
Esclusioni
Non sono più detraibili le spese per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili.
Date del bonus
Per la prima casa, nel 2025 rimane valida la detrazione del 50% sulle spese sostenute, con un limite massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Dal 2026 al 2027 la detrazione scende al 36%.
Per le abitazioni non adibite a prima casa, nel 2025 l'aliquota è del 36%, e nel biennio successivo (2026-2027) è ridotta al 30%.
A partire dal 2028, l'aliquota sarà stabilizzata al 30% per tutti gli interventi, con un tetto di spesa massimo ridotto a 48.000 euro.
Ecobonus
L'Ecobonus è un'agevolazione fiscale che offre detrazioni per interventi di riqualificazione energetica degli edifici, con l'obiettivo di promuovere l'efficienza energetica e l'utilizzo di fonti rinnovabili.
Come funziona
Gli interventi possono riguardare sia le singole abitazioni che i condomini.
Le detrazioni si applicano a spese per riqualificazione energetica, infissi, serramenti, schermature solari, caldaie a condensazione, pompe di calore e microcogeneratori.
Dal 2025, le detrazioni sono del 50% per le prime case e del 36% per gli altri immobili.
A partire dal 1° gennaio 2025, non sono più incentivati gli interventi per le caldaie alimentate esclusivamente a gas, mentre rimangono incentivabili le caldaie ibride e le pompe di calore.
A chi interessa
L'Ecobonus è rivolto a tutti i contribuenti che sostengono spese per interventi di riqualificazione energetica.
Include sia i proprietari che i detentori degli immobili.
Sono inclusi i proprietari, i nudi proprietari, i titolari di diritti reali di godimento, i locatari o comodatari, i soci di cooperative, gli imprenditori individuali e i soggetti associati.
Anche i familiari conviventi, il coniuge separato assegnatario dell’immobile, i componenti dell’unione civile e il convivente more uxorio possono accedere al bonus.
Interventi agevolabili
Riduzione della trasmittanza termica delle pareti verticali, orizzontali, inclinate e dei pavimenti.
Installazione di collettori solari per la produzione di acqua calda sanitaria e/o il riscaldamento degli ambienti.
Sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione, generatori di calore ad aria a condensazione, pompe di calore, sistemi ibridi, microcogeneratori, scaldacqua a pompa di calore e generatori di calore a biomassa.
Installazione di sistemi di contabilizzazione del calore negli impianti centralizzati.
Installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo.
Teleriscaldamento.
Installazione di sistemi di termoregolazione e building automation.
Riduzione della trasmittanza dei serramenti comprensivi di infissi che delimitano gli ambienti riscaldati dall'esterno e dai vani freddi.
Acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica, in collegamento con un intervento di recupero del patrimonio edilizio, come forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga, lavatrici e asciugatrici.
Date del bonus
L'Ecobonus è stato prorogato per tre anni.
Nel 2025, la detrazione è del 50% per le prime case e del 36% per gli altri immobili, escluse le caldaie a combustibili fossili.
A partire dal 2026, anche le prime case potranno usufruire del 36%.
Dal 2028 l'aliquota potrebbe essere ridotta al 30% per tutti i contribuenti.
Le spese sono detraibili in 10 quote annuali.
Sismabonus
Il Sismabonus è un'agevolazione fiscale per interventi di riduzione del rischio sismico, con detrazioni che variano in base al tipo di intervento e all'anno in cui vengono sostenute le spese.
Come funziona
Le aliquote per gli interventi di riduzione del rischio sismico sono state rimodulate.
La detrazione è applicabile sia per le abitazioni principali sia per altri immobili.
Per spese sostenute dai proprietari o titolari di un diritto reale di godimento per interventi sull'unità immobiliare adibita ad abitazione principale, l'aliquota è maggiore.
A chi interessa
Il Sismabonus è rivolto ai titolari del diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento sugli immobili.
Include sia le persone fisiche che i soggetti giuridici che effettuano interventi per la riduzione del rischio sismico.
Interventi agevolabili
Interventi di riduzione del rischio sismico.
Lavori di consolidamento strutturale per la sicurezza sismica.
Interventi antisismici.
Adeguamento antisismico.
Date del bonus
Il Sismabonus è stato esteso al triennio 2025-2027.
Nel 2025, l'aliquota è del 36%, salvo per gli interventi effettuati sull'abitazione principale, per i quali l'aliquota è del 50%.
Nel biennio 2026-2027, l'aliquota è del 30%, salvo per gli interventi effettuati sull'abitazione principale, per i quali l'aliquota è del 36%.
La detrazione è unica a prescindere dalla riduzione del rischio sismico.
Superbonus
Il Superbonus è un'agevolazione fiscale che offre detrazioni per interventi di efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico, ma nel 2025 è fortemente ridimensionato.
Come funziona
Dal 2025, la detrazione del 65% sarà concessa esclusivamente per lavori già avviati.
Non possono essere agevolati nuovi interventi nel 2025.
Per gli interventi già iniziati, devono essere soddisfatte precise condizioni alla data del 15 ottobre 2024:
Presentazione della CILA per interventi non condominiali.
Adozione della delibera assembleare e presentazione della CILA per interventi condominiali.
Presentazione dell'istanza per il titolo abilitativo in caso di demolizione e ricostruzione.
Per i lavori eseguiti nel 2023, è possibile optare per una detrazione ripartita su 10 anni anziché 4, tramite una dichiarazione integrativa da presentare entro il termine per la dichiarazione dei redditi del 2024, ma tale scelta è irrevocabile.
Per gli interventi successivi, dal 2024 in poi, le detrazioni saranno obbligatoriamente spalmate su 10 anni.
L'agevolazione del 65% copre interventi di efficientamento energetico, come l'isolamento termico e l'installazione di impianti fotovoltaici, lavori di consolidamento strutturale per la sicurezza sismica e opere di ristrutturazione edilizia.
Gli interventi devono garantire un miglioramento di almeno due classi energetiche.
A chi interessa
A partire dal 2025, il Superbonus è destinato a esaurirsi e può essere utilizzato solo da coloro che hanno già avviato i lavori e soddisfatto le condizioni specificate.
A poter usufruire del Superbonus 2025 saranno solo condomini ed edifici con 2-4 unità immobiliari, anche appartenenti a un unico proprietario, strutture socio-assistenziali, Onlus e immobili situati nei crateri sismici.
Sono escluse le villette unifamiliari.
Interventi agevolabili
Interventi di efficientamento energetico, come l’isolamento termico.
Installazione di impianti fotovoltaici.
Lavori di consolidamento strutturale per la sicurezza sismica.
Opere di ristrutturazione edilizia che portino ad un miglioramento di almeno due classi energetiche.
Sostituzione degli impianti di climatizzazione con tecnologie ad alta efficienza.
Date del bonus
La detrazione del 65% sarà concessa esclusivamente per lavori già avviati.
Il termine ultimo per fruire dell’agevolazione è il 31 dicembre 2025.
Dal 2024, le detrazioni saranno obbligatoriamente ripartite su 10 anni.
Bonus Mobili
Il Bonus Mobili 2025 è un'agevolazione per l'acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici di classe energetica elevata, destinati all'arredo di immobili che sono stati oggetto di interventi di recupero edilizio.
Come funziona
La detrazione è pari al 50% delle spese sostenute.
Il limite massimo di spesa è di 5.000 euro.
Il bonus viene ripartito in dieci quote annuali di pari importo.
Gli acquisti devono essere collegati a interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati a partire dal 1° gennaio dell'anno precedente a quello dell'acquisto.
Il limite di spesa si considera al netto delle spese sostenute nell'anno precedente per le quali si è già fruito della detrazione.
Le spese per il bonus mobili sono computate indipendentemente dall'importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione che beneficiano del bonus ristrutturazioni edilizie.
A chi interessa
Il bonus è rivolto a coloro che effettuano interventi di recupero del patrimonio edilizio e acquistano mobili per arredare l'immobile ristrutturato.
Interventi agevolabili
Acquisto di mobili nuovi
Date del bonus
Il bonus è stato prorogato per tutto il 2025 alle stesse condizioni del 2024.
La detrazione è ripartita in 10 quote annuali.
Bonus Barriere Architettoniche
Il Bonus Barriere Architettoniche 2025 è un'agevolazione fiscale finalizzata a migliorare l'accessibilità e la mobilità all'interno degli edifici residenziali.
Il D.L. 212/2023 ha escluso dall’ambito di applicazione del Bonus Barriere Architettoniche le spese per interventi di eliminazione di barriere architettoniche aventi per oggetto infissi, pavimenti, servizi igienici, nonché gli interventi di automazione degli impianti.
Come funziona
L'aliquota di detrazione è pari al 75% delle spese sostenute.
Le detrazioni sono ripartite in dieci quote annuali di pari importo.
Sono ammesse al beneficio solo le spese per specifici interventi.
I tetti di spesa variano in base alla tipologia dell'edificio:
A chi interessa
Il bonus si rivolge a tutti coloro che sostengono spese per interventi mirati all'eliminazione delle barriere architettoniche in edifici residenziali.
Interventi agevolabili
scale
rampe
ascensori
servoscala
piattaforme elevatrici
Date del bonus
Il bonus per il 2025 mantiene le stesse regole applicate nel 2024, con aliquote e tetti di spesa invariati.
Tra il 2025 e il 2028, le agevolazioni fiscali per ristrutturazione ed efficienza energetica cambieranno significativamente. Ecco i punti chiave da considerare per pianificare i tuoi interventi.
2025: Le detrazioni più alte
Bonus Ristrutturazione:Detrazione del 50% per la prima casa (fino a 96.000 euro di spesa) e del 36% per le altre abitazioni. Regole specifiche per redditi superiori a 75.000 euro, con vantaggi maggiori per chi ha figli a carico o con disabilità.
Bonus Mobili:Detrazione al 50% per mobili ed elettrodomestici di classe energetica elevata, fino a 5.000 euro.
Bonus Barriere Architettoniche:Detrazione del 75%, con limiti di spesa di 50.000 euro per edifici unifamiliari, 40.000 euro per edifici con 2-8 unità, e 30.000 euro per edifici con oltre 8 unità.
Ecobonus e Bonus Caldaie:Detrazione del 50% per la prima casa e 36% per le altre abitazioni, con incentivi fino al 65% per caldaie ibride o sistemi efficienti (esclusi combustibili fossili).
Superbonus: Solo per lavori già avviati, con una detrazione del 65%, applicabile a condomini, edifici con 2-4 unità, onlus e immobili nei crateri sismici.
2026-2027: Riduzione delle aliquote
Bonus Ristrutturazione:36% per la prima casa e 30% per le altre abitazioni, con il limite di spesa invariato a 96.000 euro.
Sismabonus: Le detrazioni scendono al 36% per la prima casa e al 30% per gli altri immobili.
Bonus Mobili e Barriere Architettoniche: Restano invariate le aliquote e i limiti rispetto al 2025.
2028: Detrazioni universali al 30%
Bonus Ristrutturazione:Detrazione del 30% per tutte le abitazioni, ma il limite di spesa si riduce a 48.000 euro.
Le modalità per Bonus Mobili e Barriere Architettoniche non sono ancora definite, ma potrebbero essere prorogate con condizioni simili agli anni precedenti.
Questo triennio rappresenta un periodo cruciale per sfruttare al massimo le agevolazioni fiscali disponibili, ottimizzando i costi e migliorando l’efficienza energetica della tua abitazione.
Opta per un futuro green
La Legge di Bilancio 2025 continua a offrire incentivi fiscali per chi sceglie di investire in energie rinnovabili e interventi di efficientamento energetico. Nonostante alcune agevolazioni siano state ridimensionate, il focus sulla sostenibilità e l’innovazione tecnologica apre nuove possibilità sia per i privati che per le aziende.
Ogni cittadino ha un ruolo cruciale nel raggiungere i traguardi climatici europei, e i benefici fiscali disponibili sono pensati per incentivare questo impegno, creando opportunità di lavoro e favorendo il progresso sostenibile.
Hai mai considerato come migliorare l'efficienza energetica della tua casa, ottenendo non solo un risparmio energetico, ma anche economico?
Se stai pensando di migliorare l'efficienza energetica della tua casa, questa guida ti mostrerà i passaggi fondamentali per una riqualificazione di successo. Dalla valutazione iniziale alle soluzioni tecnologiche più avanzate, scoprirai tutto ciò che serve per ottimizzare i consumi energetici, ridurre le bollette e aumentare il valore del tuo immobile.
Gli interventi di efficientamento energetico riguardano sia la struttura dell’edificio che i suoi impianti tecnologici.
Gli interventi sull'involucro edilizio mirano a ridurre le dispersioni di calore attraverso l'isolamento termico di pareti, tetti e solai e sono fondamentali per migliorare l'efficienza energetica di un edificio.
Possono includere diverse azioni:
Isolamento termico delle pareti perimetrali: questo può essere realizzato con l'applicazione di un cappotto termico esterno, costituito da materiali isolanti come lana minerale, polistirene o sughero. Un'altra tecnica è l'insufflaggio, che prevede il riempimento di intercapedini nei muri con materiale isolante
Isolamento termico dei tetti: si utilizzano le stesse tecniche e materiali delle pareti, con diverse modalità di posa.
Isolamento dei solai su pilotis: l'isolante viene applicato direttamente all'intradosso del solaio.
Sostituzione di infissi: si sostituiscono le finestre esistenti con serramenti ad alta efficienza energetica, dotati di telai a taglio termico e doppi o tripli vetri basso emissivi.
Installazione di schermature solari: queste riducono l'irraggiamento solare diretto, contribuendo a mantenere più freschi gli ambienti interni.
Gli interventi sugli impianti, invece, hanno lo scopo di migliorare l'efficienza dei sistemi di produzione termica e di soddisfare i nuovi fabbisogni energetici dell'edificio dopo gli interventi di isolamento termico e possono includere:
Installazione di pompe di calore: rappresentano un sistema di riscaldamento a basse emissioni e ad alta efficienza che può usufruire di detrazioni fiscali.
Installazione di sistemi di termoregolazione, valvole termostatiche e contabilizzatori di calore. Questi sistemi consentono di gestire in modo più efficiente il calore, riducendo gli sprechi.
Installazione di impianti solari termici: questi impianti sfruttano l'energia solare per produrre acqua calda sanitaria, riducendo la dipendenza da fonti energetiche tradizionali.
Installazione di impianti fotovoltaici: questi impianti producono energia elettrica da fonte solare, riducendo i consumi e le emissioni di CO2.
Sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC): migliorano la qualità dell'aria interna e riducono le perdite di calore.
Sistemi di building automation: consentono di controllare da remoto gli impianti, ottimizzando i consumi energetici. Inoltre, è possibile considerare l'installazione di sistemi di microcogenerazione per la produzione combinata di energia termica ed elettrica.
Agevolazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica 2025
A partire dal 1° gennaio 2025, l'Ecobonus subirà modifiche in base alla Legge di Bilancio 2025, e le detrazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica saranno differenziate a seconda della tipologia di immobile.
In particolare, per la prima casa, l'aliquota di detrazione sarà del 50% nel 2025, per poi ridursi al 36% nel biennio 2026-2027, con un tetto massimo di spesa detraibile pari a 96.000 euro.
Al contrario, per le abitazioni non principali, la detrazione sarà del 36% nel 2025, e successivamente si ridurrà al 30% nel biennio 2026-2027, con un tetto massimo di spesa pari a 48.000 euro.
Inoltre, è importante notare che, a partire dal 2025, gli interventi che includono la sostituzione di impianti di riscaldamento alimentati a combustibili fossili non saranno più ammessi al Bonus Ristrutturazioni.
Le detrazioni fiscali sono erogate per interventi che aumentano l'efficienza energetica degli edifici e possono includere:
Rifacimento del tetto e cappotto termico.
Sostituzione degli infissi e delle schermature solari.
Sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento con altri più performanti, come caldaie a condensazione, pompe di calore, caldaie a biomassa e sistemi ibridi.
Installazione di impianti solari termici, scaldacqua a pompa di calore e impianti di ventilazione meccanica controllata.
Spese connesse alla progettazione.
Nonostante la riduzione delle aliquote di detrazione rispetto agli anni precedenti, la riqualificazione energetica rimane comunque un investimento conveniente, con un periodo di ammortamento stimato tra i 7 e i 12 anni. Successivamente, questo investimento si traduce in un risparmio continuo sui costi dell'energia, e di conseguenza, in un aumento del valore dell'immobile.
Chi può beneficiarne e come fare per accedervi
Le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica sono accessibili a diverse categorie di soggetti: proprietari, inquilini e usufruttuari che di conseguenza sostengono le spese per gli interventi di efficientamento energetico.
Per accedere alle agevolazioni fiscali, è fondamentale che gli interventi siano eseguiti su edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, compresi quelli rurali e quelli strumentali per attività professionali o d'impresa.
Le detrazioni non sono applicabili alla costruzione di nuovi edifici, ma si applicano in caso di demolizione e ricostruzione con o senza ampliamento (la spesa sostenuta per l'ampliamento è esclusa dalle detrazioni).
Le modalità per accedere alle detrazioni prevedono di:
Effettuare i pagamenti tramite bonifico parlante, indicando nella causale "detrazione ai sensi della Legge 296/2006, art. 1, co. 344-349", il proprio codice fiscale e il codice fiscale o partita IVA di chi effettua i lavori.
Inviare all'ENEA una copia della nuova certificazione energetica e la scheda informativa degli interventi realizzati entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Avere l'asseverazione di un tecnico abilitato o la dichiarazione del direttore dei lavori che certifichi la conformità degli interventi ai requisiti tecnici richiesti.
Possedere l'attestato di prestazione energetica (APE), rilasciato da un tecnico abilitato, che attesti i dati relativi all'efficienza energetica dell'edificio.
Per gli interventi condominiali che consentono le maggiori detrazioni, la sussistenza delle condizioni deve essere asseverata da professionisti abilitati mediante l’attestazione della prestazione energetica degli edifici.
Inoltre, è importante sapere che, a partire dal 17 febbraio 2023, non è più possibile optare per lo "sconto in fattura" o per la cessione del credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante, ad eccezione di casi particolari.
L’unica modalità per usufruire dei bonus è quindi quella della detrazione fiscale spalmata in 10 rate annuali nella dichiarazione dei redditi.
Quanto conviene nel 2025
I benefici a lungo termine, come il risparmio sui costi energetici, l'aumento del valore dell'immobile e il miglioramento del comfort abitativo, continuano a rendere questo tipo di intervento vantaggioso.
Inoltre, la necessità di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione fissati dalla Direttiva Case Green rende la riqualificazione energetica un processo fondamentale e ormai strettamente necessario.
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